sabato 27 agosto 2016

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L'ONTOLogia crea




Èpiparadigma è esserermetika è in sé Eventermetiko è epiermetika parlante ontologiaErmetika METAErmeTikA interevento evento" dell'essere Epifenoumena " è Vi è exstasix""parlante lì al di là. Lo spazio è Epifenoumena"spaziotemporAParlante spaziotempora è Epifenoumena là IN sé crea'intereveNtO spaziotempora interspaziotempo di per sé è Epinoumena di per sé. L'Epifenoumena in sé è evento eventessere Già Epifenoumenaparlante. L ' "Epifenoumena" è senza fondamento in sé parlantE è l'esserEvEntoparLante'ultimEpifenoumena è Già In "sé" è Epinoumena In"sé" " È epi"Creodo in sé." Essere" è EpifenoumenaParlante nel pensare è evento in sé già è "pensante "pensare" è Epifenoumena del pensiero evento già in sé esserEpifenoumena di per sé "'interevento È




D'Epinoumena dà è già è in sé è di per sé esserEpinoumena: "Là è spaziotempora Là l'EsserEpinoumena in libertà dalla MetaphysikA del sé'ultimEpinoumena è in sé l'evento del sé in sé là "Essereventux" del sé. Il sé è l'EsserEpinoumena è l'essere del sé in sé è sé là in sé il sé è Epinoumena di sé È




Parlante Là è'ultimo'EsserEpinoumena è di per sé in sé dà sé in sé è il sé del sé al sé là di essere-sé per l'esserci esser-sé del sé è l'eventux del sé epievento del sé"ontologico in sé. Là è Di per sé-in-sé" Parlante in sé epiontologica è già evento già EpinoumenAX"




"È Là evento Di EPiNoumeNA" è nel sé OntologiEPiNoumeNA in sé è di per sé phySIx di per sé abissalEPiNoumeNA abissaleVentontologico epiontologicòeventodell'essere creato




dall'EPiNoumeNA ontologico Là" Già è evento:




È




physix È eVeNto




dà in sé si dà essersé in sé è eVentaphysix'ultimaTempora" Parlante




Là ontologicaEPiNoumeNA ontologicoevento è l'eventoParlante




D'EsserE"Parlante" in sé. EPiNoumeNA è in sé Là crea in sé eventessere EvENtO ParlANtE" è di per sé è già spaziotempora esserEvENtO




Parlante "Radur"A creatONTology di per sé Evento del sé è nulla. È nulleggiare l'esserSé'ultimo parlante c'è spazio




Tempora del Sé spaziotempora spazioTempo è Parlante in sé "E" vento in sé'interevento" epieventO da sé dal sé In sé a Sé Parlante da sé. È in sé già L'in sé Là è "in spaziotempora"event'ontologia epiparadigma là




Nulla è. È in Sé è "in spaziotemParlante




di per sé "spaziotemporalità" EvenTUx intraEvenTa Parlante vi è intraepiEvenTa là in sé intraepiEvenTa pensante ontologica. L'intraEvenTa interEvenTa di per sé là epiontologica PArlanteontologica è di per sé in sé è nullA ontologiaParlante ontologiaintraEvenTaparlante Spaziotempora spazio è "tempora" 'ultima è spaziotempora epispaziotemParlante spaziotempora in




sé'ultima"spazialeventux" al di là È ontologia in sé epiphysix'ontology ontologia dell'Evento dell'Essere. EvENTO DELLA FONDAZIONE




EpiphySIx ontologica È




crea'epiontologia la crea EvENTOphysix metaEvENTO epiphysix Metaepiphysix già EpiEVENTO intraEVENTO È essere che creaEVENTOdell'essere È epiontologia dell'EVENTOntologiCo'ontologia di per sé È. EVENTO È In sé È esserEVENTO'abissAle.




È interEVENTO physix è interEVENTO.




È Di per sé EVENTOdell'Essere-in-sé da sé già in" sé'interEVENTO episingolarità è esserEVENTO creatontology creatux è in sé EVENTO. L'EVENTuxepiphysix"ontologia" è di per sé EVENTOdell'essere epiermetica dell'essere. EsserermEtica ePiparadoxa epiparadigmadell'essereParlante epiphysix Eventermeticodella physis metaermeticAParlanteKataparlaNtE-creazionermetica è esserermetica.




 




Ma non è la questione ti generale su così vago che non è




ha più un oggetto e offre alcun indizio su come e dove




una risposta è da ricercare?




 




Quando chiediamo quali la Essent come tale è, desideriamo sapere




ciò che determina la Essent Essent qua. Noi lo chiamiamo l'Essere di




la Essent, e la questione che riguarda è il




questione dell'essere.




 




L'oggetto di questa domanda è quella che determina la Essent




come tale. Questa determinazione [elemento] deve essere conosciuto nel




come sua determinazione e interpretato (cioè compreso) come




così e così. Tuttavia, per essere in grado di comprendere il




determinazione essenziale di questo Essent attraverso l'Essere, la determinazione




elemento mining stesso deve essere compreso con sufficiente chiarezza.




È quindi necessario, prima di comprendere in quanto tale,




e questa comprensione deve precedere quella del Essent quanto tale.




Così, la domanda ti da su (qual è la Essent) implica un più




domanda iniziale: Qual è il significato di essere che è




pre-compreso [vorverstandene] in questa domanda?




 




Ma se la domanda di TI è in sé molto difficile da capire come




può una questione che è più originale e allo stesso tempo




più "astratto" essere ammessi come fonte di una probabilità concreta




lematic?




 




Che tale problematica esiste può essere verificato facendo riferimento




ad una situazione che è sempre esistita nella filosofia, ma che




è stato accettato troppo facilmente come auto-evidente. E 'il primo relativo




alla sua cosa-essere [Was-sein] (ti estin) che definiamo e ex-




amine la Essent, che si manifesta a noi in ogni modo di com-




portment sono esposte verso di essa. Nel linguaggio della filosofia,




questo ciò che il benessere viene definito essentia (essenza). Rende la




Essent possibile in ciò che è. Questo è il motivo per cui ciò che costituisce




 




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la cosa-ness [Sachheit] di una cosa (REALITAS) è designato come




le sue possibilitas (possibilità intrinseca). L'aspetto (eidos)




di un Essent ci informa su ciò che è. Di conseguenza, la




cosa-essere o f un Essent viene definito idea.




 




In connessione con ogni Essent ci si pone la domanda:




meno che non sia già stato risposto, come se - la




Essent avere questa determinata cosa-essere - è o non è. Là-




ribalta, abbiamo anche determinare un Essent relativo al fatto "che è"




[Dass-sein] {OTI eotin), che nella terminologia usuale di sofia




filo- è espresso come existentia (realtà).




 




In ogni essent "c'è" what-essere e che il benessere [Dass-




sein], essentia e existentia, possibihty e reahty. È stato"




lo stesso significato in queste espressioni? Se no, perché è vero che




Essere è diviso in quello del benessere e quello del benessere? Fa questo




distinzione tra essentia e existentia, una distinzione che




è accettata come auto-evidente, simile a quello fra i gatti e




cani, o c'è un problema qui che deve finalmente essere poste




e che può essere posta solo chiedendo ciò che l'essere come tale è?




 




Non è forse vero che se non riusciamo a sviluppare questa questione, il




tentare di "definire" l'essenzialità di essenza e di "spiegare"




la realtà del reale saranno privati ??di un orizzonte?




 




E non è la distinzione tra ciò che il benessere e che il benessere,




una distinzione cui base di possibilità e modalità di necessità




restano oscuri, intrecciata con la nozione dell'essere come essere-




vero \ Wahr-sein] L E non questo ultimo concetto venuto alla luce




in "è" di ogni proposizione - e non solo - sia




espressa o no? ^ *




 




Considerando quello che hes nascosto in questo problema-parola "Be-




ING, "hanno non siamo abbastanza per tentare di chiarire che la ragione? E '




è necessario che la questione dell'essere rimangono indetermmate,




o dobbiamo azzardare un percorso ancora più primordiale di azione




al fine di lavorare a questa domanda fuori?




 




Come è la domanda, "Qual è il significato di Essere?" a




 




14. Cfr Vom Wesen des Grundes, prima sezione.




 




231




 




 




 




trovare una risposta se la direzione dalla quale la risposta può essere




atteso rimane oscuro? Non dobbiamo prima chiedere in quale direzione




zione si consiglia di guardare in modo da questo punto di vista a




essere in grado di determinare l'essere come tale e pertanto ottenere un concetto




dell'essere con riferimento al quale la possibilità e necessità




della sua articolazione essenziale diventerà comprensibile? Così




la questione di "filosofia prima", vale a dire, "Qual è la Essent




come tale? "deve costringerci indietro al di là della domanda" Qual è




Essere in quanto tale "alla domanda ancora più fondamentale:? Da dove




dobbiamo comprendere una nozione come quella dell'essere, con la




molte articolazioni e le relazioni che comprende?




 




Pertanto, se esiste un collegamento interno tra




la posa della fondazione della metafisica e la questione




della finitezza nell'uomo, l'elaborazione di più primordiale della




questione di essere ormai raggiunto esporrà in maniera più elementare




modo il rapporto essenziale di questa interrogazione al problema




finitezza.




 




Ma a prima vista, questa connessione rimane oscuro, soprattutto




dato che non è generalmente inchned attribuire tale rapporto




alla domanda in esame. Questa relazione è certamente




evidente nelle questioni di Kant citata, ma come può la questione




zione dell'Essere, in particolare nella forma in cui è ora de-




sviluppata, cioè, come una questione della possibilità della Sicura guida




sione di Essere, avere una relazione essenziale alla finitezza nell'uomo?




Nel quadro dell'ontologia astratto ispirato al




la metafisica di Aristotele, la questione dell'essere possono acquisire una




certo senso e così essere presentati con qualche ragione come




problema particolare, un problema che è scientifica ma più o meno




artificiale. Ma sembra che ci sia alcuna prova di un elemento essenziale




relazione tra questo problema e quello della finitezza nell'uomo.




 




Se fino a questo punto abbiamo cercato di chiarire l'originale




forma del problema dell'essere orientando sul aristotelico




domanda, ciò non implica che l'origine di questo problema




si trovano in Aristotele. Al contrario, philosoph- autentica




 




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pensiero iCal sarà in grado di venire sulla questione dell'essere




solo se questa domanda appartiene alla più intima essenza di philos-




ophy, che a sua volta esiste soltanto come una possibilità fondamentale




Dasein umano.




 




Quando abbiamo sollevare la questione per quanto riguarda la possibilità di comprensione




in piedi una nozione come quella di essere, non lo facciamo con ciò in-




sfiato questa nozione artificialmente fare un problema di esso al fine




si limita a prendere di nuovo una caratteristica domanda di philosoph-




tradizione iCal. Piuttosto, stiamo sollevando la questione della pos-




lità di comprendere ciò che, come gli uomini, abbiamo già




capire e hanno sempre capito. La questione dell'essere




come questione della possibilità del concetto dell'essere pone




dalla comprensione preconcettuale dell'Essere. Così, la




questione della possibilità del concetto dell'essere è nuovamente




costretto a tornare un passo e diventa la questione della possibilità




della comprensione dell'essere in generale. Il compito del




la posa della fondazione della metafisica, colto in maniera più




modo originale, diventa, quindi, che la spiegazione del




intrinseca possibilità della comprensione dell'essere. l'elabora-




zione della questione di essere così concepito prima ci consente




decidere se, e in che modo il problema di essere in sé




sostiene una relazione intrinseca alla finitezza nell'uomo.




 




§ 41. La comprensione dell'essere e del




Dasein in Man




 




Che noi, come gli uomini, hanno un comportamento [Verhalten] per la




Essent è evidente. Di fronte al problema di rappresentare la




Essent, posso sempre fare riferimento a qualche particolare Essent o altro -




sia che si tratti in modo tale che io non sono, e che non è il mio tipo, o tali




che io stesso, o in modo tale che io non sono, ma perché è un auto




è il mio simile. La Essent è noto a noi - ma di essere? Non siamo




colto da vertigini quando cerchiamo di determinare o addirittura per confermare




Sider così com'è in sé? Non essendo assomigliare Niente? Infatti,




 




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non di meno che Hegel ha detto: "Essere pura e puro




Nulla sono, poi, lo stesso. "^^




 




Con la questione dell'essere come tale siamo pronti sulla




sull'orlo di completa oscurità. Eppure non dovremmo allontanarci




prenaaturely ma dovrebbe cercare di portare questa comprensione




Essere in AU sua singolarità più vicino a noi. Per nonostante l'apparentemente




oscurità impenetrabile che avvolge l'essere e il suo significativo




cazione, resta indiscutibile che in qualsiasi momento e ovunque




la Essent ci appare, abbiamo a nostra disposizione un certo




la comprensione dell'essere. Ci preoccupazione per la cosa-




essere e quindi il benessere della Essent, riconoscere o contestare la sua




che-essere e, con il rischio di ingannare noi stessi, vengono a de-




cisioni riguardanti il ??suo essere-vero [Wahr-sein]. L'affermazione di




ogni proposizione, per esempio, "Oggi è una festa," implica una comprensione




autonoma del "è" e, quindi, una certa comprensione




Essere.




 




Nel grido "Fuoco!" si capisce che c'è un incendio, che aiuto




è necessario, che tutti devono salvare se stesso, vale a dire, garantire la sua




essendo come meglio può. E anche quando non diciamo nulla




circa Essent, anche se in silenzio si assume un atteggiamento




verso di essa, si capisce, anche se imphcitly, la sua vicenda com-




patibile cosa-essere, che-essere e l'essere-vero.




 




In ogni stato d'animo in cui "le cose sono questo o in quel modo" con noi,




il nostro esser-ci è visibile a noi. Abbiamo quindi una comprensione




in piedi di Essere, anche se il concetto è carente. Questo pre-




la comprensione concettuale dell'essere, anche se costante e




di vasta portata, è di solito del tutto indeterminata. La specifica




modo di essere, per esempio, che delle cose materiali, impianti,




gli animali, gli uomini, i numeri, è noto a noi, ma ciò che è così noto




non è riconosciuto come tale. Inoltre, questo preconcettuale com-




prensione dell'Essere della Essent in tutta la sua costanza, amplificazione




dine, e indeterminatezza è dato come somethmg completamente




 




15. Scienza della logica, trans. WH Johnston, LG Struthers (Lon-




don, 1921) vol. I, p. 94.




 




234




 




 




 




fuori discussione. Essere come tale è così poco in dubbio che




apparentiy "è" no.




 




Questa comprensione dell'essere, come abbiamo brevemente




abbozzato esso, rimane al livello della più pura, più sicuro,




e la pervietà più ingenua [Selbstverstdndlichkeit], e tuttavia se




questa comprensione dell'essere non si è verificato, l'uomo non avrebbe mai potuto essere




la Essent che egli è, non importa quanto sia meraviglioso sue facoltà. uomo




è un Essent in mezzo ad altri essents in modo tale




la Essent che egli è e la Essent che non è sempre




già manifestato a lui. Noi chiamiamo questo modo di essere esistenza, ^^




e solo sulla base della comprensione dell'essere è esistenza




possibile.




 




Nel suo comportamento al Essent che egli stesso non è,




uomo trova che sia quella con cui è sostenuto, in cui




è dipendente, e sulla quale, per tutta la sua cultura e della tecnica,




egli non può mai essere padrone. Inoltre, dipendente dal Essent




che egli non è, l'uomo è, in fondo, nemmeno padrone di se stesso.




 




Con l'esistenza dell'uomo si verifica un irruzione




la totalità della Essent tale che, da questo evento, il Essent




si manifesta in se stesso, vale a dire, si manifestano come Essent - questo collettore




festazione essere di varia ampiezza e con diversi gradi




di chiarezza e certezza. Tuttavia, questa prerogativa [Vorzug] di




non essendo semplicemente un Essent tra l'altro, che durano essents




Non si manifestano gli uni agli altri, ma, in mezzo a essents, di




di essere consegnato a loro in quanto tale [un es als ein solches ausgeUe-




 




16. L'esistenza (o ex-sistenza, come Heidegger successive termini it), come




preoccupazione, è un altro di Heidegger "esistenziali". Questo termine "esistente




za "" non si identifica con il concetto tradizionale di existentict '




che "significa realtà in contrasto essentia come la possibilità di




qualcosa "{VBER den Humanismus, p. 15). L'esistenza è" The Be-




ing alla quale Dasein può e sempre non disporre per sé "{Sein und




Zeit, p. 12). Si tratta di un "in piedi fuori nel verità dell'essere"; quindi,




per affermare che "l'uomo ex-siste non è quello di rispondere alla domanda se




l'uomo è vero o no, ma la questione di sua essenza "{VBER den Hu-




manismus, p. 16). (JSC)




 




235




 




 




 




Fert] e di essere responsabili verso se stessi come Essent, insomma,




questa prerogativa di esistere, coinvolge in sé la necessità di




la comprensione dell'essere.




 




L'uomo non sarebbe in grado di essere, in quanto auto, un Essent gettato




[Geworfene] nel mondo se non poteva lasciare che la Essent in quanto tale




essere. ^ '' ^ Tuttavia, al fine di consentire al Essent essere cosa e come




è, la Essent esistente [l'uomo] deve sempre essere già proiettato




ciò che incontra come Essent. L'esistenza implica essere




dipendente dal Essent in quanto tale, in modo che l'uomo come Essent è dato




verso la Essent su cui è quindi dipendenti.




 




Come un modo di essere, l'esistenza è in sé finitezza e,




tale, è possibile solo sulla base della comprensione dell'essere.




Non vi è, e deve essere tale da Essendo solo dove finitezza ha Be-




venire esistente. [Dergleichen Wie Sein gibt es nur und muss es




geben, wo Endlichkeit esistente geworden ist.] Il Sicura guida




sione di essere che domina l'esistenza umana, anche se l'uomo




è ignaro della sua ampiezza, la costanza e l'indeterminatezza, è




in tal modo si manifestano come il terreno più interno della finitezza umana. Il




comprensione dell'essere non ha la generalità innocuo




che avrebbe erano solo un'altra proprietà umana. Suo




 




17. La nozione di lasciare-essere (Sein-lassen) adombrato in Sein und




Zeit e discusso in questo passaggio in relazione con la situazione dell'uomo




nel mondo di essents, successivamente diventa un fattore importante in Heideg-




La concezione di ger di ciò che distingue l'attività del artista




quella dell'uomo ordinario. Anche se non chiaramente indicato come tale, questo




concezione sembra essere che l'artista differisce dall'uomo ordinario




che considera essents solo come oggetti che hanno valore per lui come strumenti,




ecc, in quanto l'artista permette al Essent essere quello che è in sé. Questo letting-




essere, realizzato attraverso moderazione {V erhaltenheit) e un trattenersi




dal lavoro Essent qua d'arte, è una conservazione di esso. (Vedere Der Ur-




molleggiato des Kunstwerkes, Holzwege, pag. 7 e seguenti.) (E 'interessante com-




pare questo concetto con Keats ' "capacità negativa").




 




C'è anche il suggerimento Heidegger che l'attività della




pensatore (il vero filosofo) non è dissimile da quello dell'artista in quel




il pensatore "consente Essere essere" (VBER den Humanismus, p. 42). (JSC)




 




236




 




 




 




"Generalità" è l'originalità base del terreno più interno




la finitezza del Dasein. Solo perché la comprensione dell'essere




è la più finita nel finito, può rendere possibile anche la




così caUed facoltà "creativi" di esseri umani finiti. E solo




perché si svolge nel seno della finitezza è la com-




prensione di essere caratterizzato da oscurità nonché da




l'ampiezza e la costanza che sono stati notati.




 




E 'sulla base della sua comprensione dell'essere che l'uomo




è la presenza {Da], con l'Essere del quale si svolge la rivelazione




tory [eroffnende] irruzione nella Essent. È in virtù di




questa irruzione che la Essent in quanto tale, può manifestarsi ad un




se stesso. Più primordiale che l'uomo è la finitezza del Dasein in




lui.




 




L'elaborazione della questione fondamentale della Metaphysica




generalis, vale a dire, la TI domanda su on, è stato gettato indietro su




la questione più fondamentale dell'essenza intrinseca del




comprensione dell'essere come ciò che sostiene, aziona, e




orienta la domanda specifica relativa al concetto di essere.




Questo più originaria interpretazione del problema fondamentale




la metafisica è stato sviluppato con l'intento di portare




per illuminare il collegamento del problema della posa della




fondazione della metafisica con la questione della finitezza in




uomo. Ora sembra che noi non abbiamo nemmeno chiederci




sul rapporto della comprensione dell'essere alla finitezza




nell'uomo. Questa comprensione dell'essere stesso è il più interno




essenza della finitezza. Abbiamo così acquisito un concetto di finitezza




che è fondamentale per la problematica della posa della




fondazione della metafisica. Se questa posa della fondazione




dipende dalla questione di sapere che cosa è l'uomo, l'in-




chiarezza di questa domanda è in parte superata, dal momento che la questione




zione sulla natura dell'uomo è diventato più determinato.




 




Se l'uomo è solo l'uomo sulla base del Dasein in lui, poi




la questione di ciò che è più primordiale quanto l'uomo possa, come




 




237




 




 




 




In linea di principio, non può essere un antropologica. AH anthro-




dall'antropologia, anche l'antropologia filosofica, procede sempre su




l'ipotesi che l'uomo è l'uomo.




 




Il problema della posa della fondazione della metafisica




è radicata nella questione del Dasein nell'uomo, vale a dire, nella questione




zione del suo fondamento ultimo, che è la comprensione dell'essere




come essenzialmente esistente finitezza. Questa domanda relativa al Dasein




chiede che l'essenza della Essent così determinato è. per quanto




l'Essere di questo Essent Ues in atto, la questione per quanto riguarda la




essenza del Dasein è esistenziale. Ogni domanda relativa




all'Essere di Essent - e, in particolare, il rapporto domanda




tiva per l'Essere di che Essent per la cui costituzione finitezza come




la comprensione dell'essere appartiene - è metafisica.




 




Quindi, la posa della fondazione della metafisica si basa




su una metafisica del Dasein. Ma è affatto sorprendente che




una posa della fondazione della metafisica dovrebbe essere di per sé un




forma di metafisica e che in un certo senso preminente?




 




Kant, che nel suo filosofare era più attenti alla probabilità




LEM della metafisica rispetto a qualsiasi altro filosofo prima o dopo,




Non avrebbe capito la sua intenzione non aveva per-




vuto questa connessione. Egli ha espresso la sua opinione che lo riguardano




con la chiarezza e serenità che il completamento della Critica




della ragion pura gli ha dato. Nel 1781, ha scritto




al suo amico e discepolo, Marcus Herz, riguardo a questo lavoro:




"Una richiesta di questo genere rimarrà sempre difficile, per questo con-




contiene la metafisica della metafisica. "^^




 




Questa osservazione, una volta per aU mette fine a tutti i tentativi di in-




terpret, anche parzialmente, la Critica della ragion pura come teoria della




conoscenza. Ma queste parole anche vincolare ogni ripetizione di




una posa della fondazione della metafisica per chiarire questa "meta




fisica nietaphysics "abbastanza per mettersi in grado di aprire




un possibile modo di realizzazione della posa delle fondamenta




zione. -




 




18. Opere (Cass.), IX, p. 198.




 




238




 




 




 




C. La Metafisica di Dasein come




ontologia fondamentale




 




Non l'antropologia che comprende una propria modalità di indagine




ed i suoi propri presupposti possono rivendicare anche a sviluppare la




problema di una posa della fondazione della metafisica, per dire




nulla di realizzarlo. La domanda necessaria per una posa




della fondazione della metafisica, vale a dire, la questione della




essenza dell'uomo, appartiene alla metafisica di Dasein.




 




L'espressione "metafisica del Dasein" è, in un positivo




senso, ambiguo. La metafisica di Dasein tratta non solo di




Dasein, è anche la metafisica che necessariamente si realizza




come Dasein. Ne consegue, quindi, che la metafisica non può essere




"About" Dasein come, ad esempio, la zoologia è sugli animali. Il




la metafisica del Dasein non è in alcun senso un "Organon" fisso e




a portata di mano. Si deve costantemente essere ricostruita dal trasporto




formazione, che la sua idea subisce a causa dello sviluppo




della possibilità della metafisica.




 




Il suo destino rimane legato al segreto coming-to-be [Ge-




schehen] della metafisica in Dasein in virtù della quale primo uomo




numeri o dimentica le ore, giorni, anni, secoli e che




ha dedicato ai suoi sforzi.




 




Le esigenze interne di una metafisica del Dasein e la




difficoltà di definire questa metafisica sono state portate alla luce




con sufficiente chiarezza da parte del tentativo kantiano. Quando chiaramente comprendere




sorgeva, il vero risultato di questo sforzo sta nella divulgazione di




il legame che unisce il problema della possibihty di meta-




la fisica con quella della rivelazione del finitezza nell'uomo. così




viene messo in luce la necessità di una riflessione relativa




modo in cui una metafisica del Dasein dovrebbe essere concretamente de-




sviluppata.




 




 




 




239




 




 




 




§ 42. L'idea di una ontologia fondamentale




 




Nella presentazione del problema, nonché nel punto di




partenza, corso di sviluppo, e l'obiettivo finale, la posa




della fondazione della metafisica deve essere guidato solo ed




rigorosamente con la sua questione fondamentale. Questa questione fondamentale




zione è il problema de

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