mercoledì 22 febbraio 2017

g4eo1y89v3ug0tyx — gpdimonderose

g4eo1y89v3ug0tyx — gpdimonderose l’avrei rivista, e 

questo<BR> anche grazie alla nostra educazione – di rinuncia alle cose belle e 

di timore per<BR> le buone notizie. La mia educazione non era ancora terminata. 

Dopo il <B>collegio</B>.</DIV>

<p>Nessuna anteprima disponibile per questa pagina.  <A href="https://books.google.it/books?id=vq1JCAAAQBAJ&amp;dq=evento-oltranza-abissale&amp;hl=it&amp;sa=X&amp;sitesec=buy&amp;source=gbs_snippet#v=onepage&amp;q=collegio&amp;f=false"><SPAN 

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<p><IMG src="https://books.google.it/books/content?id=vq1JCAAAQBAJ&amp;hl=it&amp;pg=PT5&amp;img=1&amp;pgis=1&amp;dq=collegio&amp;sig=ACfU3U04sd5Swv3NHKlVwjVu745XUotoMw&amp;edge=0"></DIV></DIV>

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<p>Per loro un <B>collegio</B> svizzero è una referenza. Più tardi vidi le 

fotografie di una<BR> giovane donna che non le era dissimile: in piedi, come 

appesa. I nostri antenati<BR> non sono forse anche quelle ragazze che troviamo 

nelle fotografie di persone …</DIV>

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<p>Anche se in <B>collegio</B> non si può parlare di genere umano. A tavola, 

qualche volta,<BR> la sentivo ridere, con la sua risata gratuita, che mi 

perseguitava anche di notte.<BR> Mi voltavo e tutti i visi erano seri. È inutile 

che io insista nel dire che nessun’altra<BR>…</DIV>

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<p>Poco mi era permesso durante le vacanze dal <B>collegio</B>. L’estate prima, 

gli ordini<BR> erano stati: vacanze al mare. Detestai la luce e mi ammalai. Fu 

così che, se mi<BR> fosse stato concesso scegliere, avrei indicato un luogo 

d’ombra. E le sale di …</DIV>

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<p>Anche Frédérique dormiva quando facevo le mie passeggiate. Sui prati 

scoscesi<BR> volavano bassi i corvi, deformi, vanagloriosi, crudeli. Li avevo 

paragonati alla<BR> nostra adolescenza, mentre cercavano, nella terra intorno al 

<B>collegio</B>, dove<BR> mettere …</DIV>

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<p>Nel <B>collegio</B> dell’isola – un internato religioso – una ragazza leggeva 

ad alta<BR> voce durante i pasti. Quando la voce taceva, Mater dava il permesso 

di parlare.<BR> Si rientrava nella paganità . All’improvviso le voci, il ritmo 

delle posate. Le<BR>tedesche …</DIV>

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<P>Letti</P></DIV></DIV></DIV>

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<p>«Cosa ne hai fatto della bambola?». «Quale bambola?». Mi guardava dritto 

negli<BR> occhi. Lei l’ha sempre tenuta – e sembrava dire: addosso. La bambola, 

spiegò<BR> con pazienza, regalata dal <B>collegio</B>, la Sangallese, con il 

costume e la cuffia.</DIV></DIV>

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<p>Pagina</DIV>

<p>Una governante, una monaca, una compagna di <B>collegio</B> fanno parte di 

una<BR> unità . Frédérique accennò a un uomo come a una parabola compiuta. La 

sera,<BR> quando tornai nella mia stanza con la tedesca, riflettevo. Noi siamo 

forse esperte<BR> di …</DIV></DIV>

<p>

<p>Pagina</DIV>

<p>Le raccontai che a dieci anni avevo insultato una madre superiora dicendole 

«<BR>vacca». Che parola semplice, mi vergognai della mia semplicità  quando 

glielo<BR> raccontai. Fui espulsa dal <B>collegio</B>. «Chieda perdono» dissero. 

Io non mi scusai.</DIV></DIV>

<p>

<p>Pagina</DIV>

<p>Non parlava di giustizia. Né del bene e del male, argomenti che avevo 

sentito<BR> dalle insegnanti e dalle mie compagne da quando avevo messo piede 

nel primo<BR><B>collegio</B> a otto anni. Sembrava che parlasse di niente. Le 

sue parole volavano.</DIV></DIV>

<p>

<p>Pagina</DIV>

<p>A quattordici anni ero educanda in un <B>collegio</B> dell’Appenzell. Luoghi 

dove<BR> Robert Walser aveva fatto molte passeggiate quando stava in manicomio, 

a<BR> Herisau, non lontano dal nostro istituto. È morto nella neve. Fotografie 

mostrano<BR> le sue …</DIV></DIV>

<p>

<p>Pagina</DIV>

<p>Per un muto accordo, fra le ragazze di un <B>collegio</B>, viene scelta 

dall’inizio, con<BR> distratta affettuosità , quella che sarà  la reietta. E non 

perché l’una lo dica all’altra:<BR> è un impulso generale. Sono gli occhi 

malevoli, come rabdomanti, che scelgono<BR>…</DIV></DIV>

<p>

<p>Pagina</DIV>

<p>Ed è per questo che Frédérique ha lasciato il <B>collegio</B> e me. Non 

notai<BR> commozione nei suoi occhi. Né io mi commossi, per la morte del padre: 

mi<BR> spaventai per l’improvvisa partenza di Frédérique. Il signor banchiere 

ci<BR> separava. Frédérique …</DIV></DIV>

<p>

<p>Pagina</DIV>

<p>Come le nostre vite. Per Sankt Nikolaus passammo tutto un pomeriggio fuori 

dal<BR><B>collegio</B>. Nevicava. Eravamo silenziose. Entrammo nella pasticceria 

di Teufen. Il<BR> paese sembrava assorto, addormentato. Sapevo che Frédérique 

aveva, o aveva<BR>…</DIV></DIV>

<p>

<p>Pagina</DIV>

<p>Quel <B>collegio</B> è stato distrutto. Non esiste più. Quando lo seppi, non 

potei<BR> nascondere la mia soddisfazione. Mi era parso immortale. Anche il 

maestoso<BR> scalone di marmo, e i letti circondati da garze, che annunciavano 

candore e<BR> morte, sono …</DIV></DIV>

<p>

<p>Pagina</DIV>

<p>E in quel <B>collegio</B> sapevamo chi di noi era la povera o orfana. Ce 

n’era una che<BR> non pagava la retta, e faceva piaceri, mostrava piccole 

attenzioni per la Mère<BR> préfète. E forse spiava. Eravamo gentili con lei, era 

di una famiglia decaduta,<BR> aveva …</DIV></DIV>

<p>

<p>Pagina</DIV>

<p>A lungo ho creduto che quelle che sono state in <B>collegio</B>, come 

Frédérique e me,<BR> e un giorno ce ne ricorderemo, possano vivere di niente, 

quando saranno<BR> invecchiate e deluse. Suona la campanella, ci alziamo. Suona 

ancora la<BR> campanella, …</DIV></DIV>

<p>

<p>Pagina</DIV>

<p>Nel cassetto c’era la Bibbia, di proprietà  del <B>collegio</B>. Infine arrivò 

una busta<BR> listata di nero, non venne distribuita ai pasti, come avveniva di 

consueto, ma<BR> gliela consegnò la direttrice. Lei si sedette al tavolo, la 

guardò, la aprì, la lesse, la<BR> rimise …</DIV></DIV>

<p>

<p>Pagina</DIV>

<p>Capivo quei bambini che si buttavano dall’ultimo piano di un <B>collegio</B> 

tanto per<BR> fare qualcosa di disordinato, e glielo dissi. L’ordine era come le 

idee, un<BR> possesso, una possessione. Avrei voluto conoscere suo padre, ma 

morì. Mele e<BR> pere sui …</DIV></DIV>

<p>

<p>Pagina</DIV>

<p>Davanti – se il Presidente avesse avuto un arco, la freccia l’avrebbe colpita 

al<BR> cuore – la direttrice del <B>collegio</B>, la signora Hofstetter, alta, 

massiccia, piena di<BR> dignità , il sorriso infossato nel grasso. Accanto a lei 

il marito, il signor Hofstetter, …</DIV></DIV>

<p>

<p>Pagina</DIV>

<p>Il <B>collegio</B> era avvolto da un vento sotterraneo, la vita marciva, 

oppure si<BR> rigenerava. Senza far rumore, passavo vicino al suo letto per 

andare nel bagno,<BR> un piccolo spazio con due ampi lavabi, uno per la tedesca, 

l’altro per me. Tante<BR> volte ci …</DIV></DIV>

<p>

<p>Pagina</DIV>

<p>Era evidente che avrei dovuto passare i miei anni migliori in 

<B>collegio</B>. Dagli otto<BR> ai diciassette. Prima mi avevano lasciato con 

una anziana signora, una mia<BR> avola. Un giorno decise che non sopportava più 

la mia compagnia, diceva che<BR> ero …</DIV></DIV>

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<p>Pagina</DIV>

<p>Lo apprezzavo da quando avevo otto anni, interna nel primo <B>collegio</B>, 

religioso. E<BR> forse furono gli anni più belli, pensavo. Gli anni del castigo. 

Vi è come un’<BR>esaltazione, leggera ma costante, negli anni del castigo, nei 

beati anni del<BR> castigo.</DIV></DIV>

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<p>Avevo una certa esperienza della vita di <B>collegio</B>. Fin dall’età  di 

otto anni ero<BR> interna. Ed è nei dormitori che si conoscono le proprie 

compagne, davanti ai<BR> lavabi, nelle ore di ricreazione. Il mio primo letto di 

<B>collegio</B> era circondato da<BR> tende …</DIV></DIV>

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<p>Tornai in <B>collegio</B> e passai il tempo con la sofferenza, che è anche un 

modo per<BR> passarlo. Lessi il biglietto che mi aveva dato alla stazione, due 

piccoli fogli di<BR> carta a quadretti di sette centimetri. La sua calligrafia 

dormiva come su una<BR> lapide, …</DIV></DIV>

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<p>Pagina</DIV>

<p>Fleur Jaeggy. I BEATI ANNI DEL CASTIGO A quattordici anni ero educanda in 

un<BR><B>collegio</B> dell’Appenzell. Luoghi.</DIV></DIV>

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<p>Pagina</DIV>

<p>Lei non fa parte dei morti. Avevo la certezza che non l’avrei rivista, e 

questo<BR> anche grazie alla nostra educazione – di rinuncia alle cose belle e 

di timore per<BR> le buone notizie. La mia educazione non era ancora terminata. 

Dopo il <B>collegio</B>.</DIV></DIV>

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<p>Pagina</DIV>

<p>Nelle vite di <B>collegio</B> ciascuna di noi, se ha un po’ di vanità , si 

costruisce la<BR> propria immagine, una specie di doppia vita, si inventa un 

modo di parlare, di<BR> camminare, di guardare. Quando vidi la sua calligrafia, 

rimasi senza parola.<BR> Quasi tutte …</DIV></DIV>

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<p>Pagina</DIV>

<p>Per loro un <B>collegio</B> svizzero è una referenza. Più tardi vidi le 

fotografie di una<BR> giovane donna che non le era dissimile: in piedi, come 

appesa. I nostri antenati<BR> non sono forse anche quelle ragazze che troviamo 

nelle fotografie di persone …</DIV></DIV>

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<p>Pagina</DIV>

<p>Anche se in <B>collegio</B> non si può parlare di genere umano. A tavola, 

qualche volta,<BR> la sentivo ridere, con la sua risata gratuita, che mi 

perseguitava anche di notte.<BR> Mi voltavo e tutti i visi erano seri. È inutile 

che io insista nel dire che nessun’altra<BR>…</DIV></DIV>

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<p>Pagina</DIV>

<p>Poco mi era permesso durante le vacanze dal <B>collegio</B>. L’estate prima, 

gli ordini<BR> erano stati: vacanze al mare. Detestai la luce e mi ammalai. Fu 

così che, se mi<BR> fosse stato concesso scegliere, avrei indicato un luogo 

d’ombra. E le sale di …</DIV></DIV>

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<p>Pagina</DIV>

<p>Anche Frédérique dormiva quando facevo le mie passeggiate. Sui prati 

scoscesi<BR> volavano bassi i corvi, deformi, vanagloriosi, crudeli. Li avevo 

paragonati alla<BR> nostra adolescenza, mentre cercavano, nella terra intorno al 

<B>collegio</B>, dove<BR> mettere …</DIV></DIV>

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<p>Nel <B>collegio</B> dell’

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